C’è chi la definisce “architettura post-virus” come a voler significare che nel settore della progettazione stia accadendo una trasformazione radicale, una sorta di rottura con il passato. Il mondo dell’architettura e del design si confrontano con il presente in modo repentino e rivoluzionario con una grande voglia di affrontare il domani in modo più energico e con maggiore fiducia nell’ideazione e nella progettualità.
Di attuale adesso ci sono le regole che stabiliscono il distanziamento sociale e la salubrità degli spazi condivisi e questo ha inciso non poco sul modo di uscire, stare all’aria aperta, sul condividere non solo idee ed opinioni, ideali e morale, ma condividere anche l’aria stessa che ci circonda. Questo ha portato il riflettore a spostare la sua luce verso un’antropologia dell’individuo basata sul singolo e sul suo benessere psicofisico.
Le parole assembramento, folla, ufficio….stanno sempre più entrando nella testa delle persone come campane che stordiscono.
Emerge una paura di uscire, una solitudine interiore ed esteriore che favorisce una socialità sterile dettata da uno schermo e da una tastiera.
Persino noi in questo che stiamo scrivendo sentiamo la freddezza che ci pervade poiché da quasi un anno abbiamo rinunciato alla solarità di andare a trovare i nostri clienti dal vivo per sviluppare insieme progetti e dehors, organizzare sopralluoghi per progetti particolari dove tra una misura e l’altra ci stava un buon caffè e qualche chiacchera sul tempo meteorologico o sulle rispettive storie personali.
Pensare di tornare a quei momenti da una parte ci fa un po’ paura, sapere che ciò che facevamo prima, come condividevamo gli spazi era insalubre ci ha portato a pensare che qualcosa nel domani deve cambiare su come vengono progettati gli spazi.
Come si delineerà quindi la nuova architettura o “new architecture”?
Si prediligeranno spazi più ampi, più areati. Si pensa soprattutto all’esterno con una spinta dinamica e propulsiva, una vitalità rinnovata che porta con sé tuttavia gli stimoli della calma e della salubrità.
Così come sta accadendo con una nostra cliente che vuole in tutti i modi rendere più vitale la sua terrazza.
Vuole un suo angolo new age dove rilassarsi e isolarsi da tutto il resto.
Per lei abbiamo sviluppato un po’ di proposte per cercare di entrare nel suo ondo, dandole conforto nella creazione di quello che sarebbe stato solo il “suo” spazio.
Se siete curiosi anche voi su come si è sviluppato il progetto della nostra cliente rimanete collegati con noi e ve lo sveleremo. Intanto godetevi una nostra prima bozza d’ispirazione.